domenica 1 luglio 2001

02/07/2001 Finalmente a Brisbane!!!


Brisbane, La Torretta B&B
Sull’aereo partito da Singapore c’era una percentuale superiore alla media di passeggeri di mezza età in tuta e scarpe da ginnastica: i partecipanti ai campionati mondiali di Brisbane stanno arrivando da tutto il mondo! Il viaggio è lungo e non c’è da stupirsi se una signora fa stretching nel corridoio, o se un signore brizzolato accenna uno skip basso davanti alla ‘lavatory’. Seduto al mio fianco c'è James Cristhy, un lunghista scozzese, appartenente alla categoria M70 (la fascia di età che include gli atleti dai 70 ai 74 anni). Intavoliamo un'interessante discussione sulle migliori strategie di allenamento prima delle competizioni. Abbiamo entrambi lo stesso zainetto giallo, souvenir dei Campionati Europei svoltisi lo scorso anno in Finlandia. Giunti a Brisbane scopriamo, purtroppo, di avere un’altra cosa in comune: le nostre valige non sono arrivate!!! Fortunatamente nel bagaglio a mano ho messo alcune cose che mi permetteranno di sopravvivere per un paio di giorni (oltre, ovviamente, alle mie insostituibili scarpe chiodate, al body da gara e… alla bandiera italiana). Il cielo di Brisbane è di una splendida tonalità di azzurro; l’aria è tersa, la luce intensissima. Uno striscione ricorda che Brisbane, capitale della regione del Queensland, è la City of sun days! La prima impressione è quella di una città moderna, pulita ed organizzata (forse anche troppo). Fatico a comprendere l’inglese parlato dagli australiani... E’ vero che ha una cadenza molto musicale e piacevole, ma non capisco una parola!!! Arrivo finalmente al Bed & Brekfast (link al sito) dove alloggero’ per la prima settimana di permanenza in Australia. E’ una costruzione in stile coloniale, avvolta nel verde. I padroni di casa, i coniugi Colman, sono molto ospitali e parlano benissimo l’italiano, avendo vissuto per alcuni anni nel nostro Paese. A disposizione degli ospiti c’è un computer, collegato ad Internet 24 ore su 24, dal quale scrivo questi appunti. Resta il problema del fuso e della stanchezza accumulata in un viaggio durato quasi 40 ore. Bevo una camomilla sperando di riuscire a dormire. Qui è mezzanotte, ma il mio bioritmo è ancora "settato" sull'orario italiano: per me sono le 16.

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