martedì 1 febbraio 2005
Il personaggio del mese - Bruno Sobrero
Con i suoi 84 anni portati in modo stupendo, un eccezionale palmarès di ben 66 medaglie conquistate ai campionati internazionali master, Bruno Sobrero è uno dei pilastri dell’atletica master italiana. “Quando ero ragazzo, negli anni ‘30, ho praticato per un po’ l’atletica leggera”, racconta ricordando i suoi esordi tra gli “avanguardisti”. Ma la sua vera passione per l’atletica iniziò nel 1981, all’età di 61 anni: “Fumavo 60 sigarette al giorno e ricordo ancora la mia prima gara master, quando mi sono cimentato in un 200 metri”. La prova andò malissimo, ma da quel momento Sobrero smise di fumare e iniziò a essere uno dei protagonisti dell’atletica master. La gara che ricorda con più emozione sono i 200 piani ai Mondiali di Durban, nel 1997. “In quell’occasione vinsi il mio primo titolo iridato. Battei addirittura l’australiano Hec Hogan, che nel 1956 era salito sul podio olimpico.” Ma la gara che lo fece conoscere al grande pubblico fu la staffetta 4x100, corsa insieme a Giuseppe Marabotti, Ugo Sansonetti e Vittorio Colò, e presentata nella trasmissione “Scommettiamo che?” del 1995. “Avevamo 316 anni in quattro, e riuscimmo a vincere la scommessa correndo in un tempo inferiore al minuto”, ricorda con grande soddisfazione.
Sobrero gareggia sempre con un’inconfondibile bandana annodata alla fronte: “Me ne regala una ogni anno, come portafortuna, il mio amico Ottavio Missoni”, spiega citando il famoso stilista, anche lui attivo atleta master.
Quello che colpisce di più in questo atleta è il fatto che non si sia mai allenato in una pista di atletica, pur raccogliendo successi in gare tecniche come gli ostacoli e il salto in lungo: “Da 20 anni ho un’altra grande passione: il golf, che pratico quotidianamente, ed è proprio sul green che effettuo i miei allenamenti.” Impossibile non sorridere di simpatia quando racconta che le sue ripetute avvengono inseguendo il carrellino elettrico addetto al trasporto delle mazze da golf “che devo assolutamente riagguantare, prima che cada in uno dei laghetti del campo...”.
Nella foto Bruno Sobrero - di R.Marchi
Curriculum
(Dati statistici a cura di Werter Corbelli)
Le 23 medaglie ai Mondiali master
1985 Roma: M60 - 2° (100)
1991 Turku: M70 - 2° (100m), 2° (4x100)
1993 Miyazaki: M70 - 2° (Lungo), 2° (4x100), 3° (100m), 3° (200m); 1997 Durban: M75 - 1° (200), 1° (4x100), 2° (100), 2° (80hs), 2° (Lungo), 2° (Decathlon)
2001 Brisbane: M80 - 1° (100), 1° (Lungo), 3° (4x100 M75)
2003 Porto Rico: M80 - 1° (100), 1° (200), 2° (60hs), 2° (Lungo)
2004 Sindelfingen (Indoor): M80 – 1° (Pentathlon), 2° (60), 3° (Lungo)
Le 43 medaglie Europei master
1982 Strasburgo: M60 - 1° (100), 1° (200)
1984 Braighton: M60 - 1° (100), 3° (200)
1986 Malmoe: M65 - 1° (100), 1° (200)
1992 Kristiansand: M70 - 1° (100), 2° (Lungo)
1994 Atene: M70 – 2° 4x100
1996 Malmoe: M70 - 1° (100), 1° (200), 1° (80hs), 2° (Lungo), 2° (4x100)1997 Birmingham (Indoor): M75 - 1° (60hs), 2° (Lungo), 3° (60)
1998 Cesenatico: M75 - 1° (100), 1° (200), 1° (Lungo), 1° (80hs), 1° (4x100), 3° (Triplo)
2000 Jyväskylä: M75 - 2° (100), 2° (80hs), 3° (4x100)
2001 Bordeaux (Indoor): M80 -1° (60hs), 1° (60), 1° (Lungo), 1° (Pentathlon), 2° (200)
2002 Potsdam: M80 - 1° (100), 1° (200), 1° (Lungo), 1° (80hs), 1° (4x100) 2003 San Sebastian (Indoor): M80 - 1° (60hs), 1° (Pentathlon), 2° (Lungo), 2° (60)
2004 Aahrus: M80 - 2° (100), 2° (80hs), 3° (Lungo).
I record mondiali di categoria
60 hs (indoor): M80 (11”65–2001)
Pentathlon (indoor): M80 (4.088 p.–2001)
4x200 (indoor): M80 (2’26”29 –2001 Marabotti-Colò-Sansonetti-Sobrero)
I record europei di categoria
60 hs (indoor): M80 (9”62–2001)
80 hs: M80 (16”95–2002)
I record italiani di categoria
100: M75 (14"18-996); M80 (15"22-2001)
200: M70 (28"50-1993); M75 (29"89-1996)
80 hs: M75 (15"53-1997); 80 (16"95-2002)
Lungo: M70 (4,59-1991)
4x100: M70 (57"92-1994 Marabotti-Sansonetti-Di Guardo-Sobrero); M75 (59"95-1996 Marabotti-Sansonetti-Di Guardo-Sobrero); M80 (64"18- M80 (64"18-2001 Marabotti-Colò-Sansonetti-Sobrero)
Decathlon: M70 (5.263p.-1995)
60 (indoor): M80 (9"62-2001)
Pubblicato sulla rivista Correre nel febbraio 2005
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